OLD EPD

La dichiarazione ambientale di prodotto


La Dichiarazione Ambientale di Prodotto

(dall’inglese Environmental Product Declaration) è un documento che descrive gli impatti ambientali legati alla produzione di una specifica quantità di prodotto: per esempio consumi energetici e di materie prime, produzione di rifiuti, emissioni in atmosfera e scarichi nei corpi idrici.

La Dichiarazione, creata su base volontaria, deve essere predisposta facendo riferimento all’analisi del ciclo di vita del prodotto basata su uno studio LCA (Life Cycle Assessment), che definisce il consumo di risorse (materiali, acqua, energia) e gli impatti sull’ambiente circostante nelle varie fasi del ciclo di vita del prodotto.
Le fasi minime considerate vanno dall’estrazione delle materie prime, il loro trasporto al sito di produzione e la produzione stessa (si dice “dalla culla al cancello”), oppure fino alla dismissione del prodotto stesso (si dice “dalla culla alla tomba”).I risultati sono presentati in forma sintetica attraverso l’impiego di una serie d’indicatori ambientali, quali ad esempio la quantità di anidride carbonica emessa o GWP (Global Warming Potential) per unità dichiarata di prodotto (ad es. per tonnellata).


Le PCR (Product Category Rules), definite da chi pubblica l’EPD per ciascuna tipologia di prodotto, contengono le regole per la conduzione dell’LCA e dell’EPD stessa, la quale deve essere conforme anche alla norma ISO 14025 e alla EN 15804 per i prodotti da costruzione.

L’EPD è sempre soggetta ad una verifica da parte di un soggetto terzo indipendente prima di poter essere pubblicata. Solo gli Organismi di certificazione accreditati possono eseguire le verifiche per convalidare le EPD, adottando metodologie uniformi e sottoponendosi al controllo del loro operato da parte di Accredia , l’ente unico di accreditamento nazionale. L’atto della pubblicazione consente alle aziende di comunicare al mercato, in modo chiaro e trasparente, gli impatti ambientali di un prodotto o di un servizio.

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La redazione passa attraverso 6 fasi:

Dichiarazione Ambientale di Prodotto

1. Verifica esistenza PCR
Per poter attuare la fase di studio del ciclo di vita occorre avere una PCR di riferimento; qualora essa non fosse presente nel Data Base del Program Operator una PCR riferibile al prodotto/servizio oggetto di EPD, se ne verifica l’esistenza all’interno di altri Programmi gestiti da differenti Operatori al fine di garantire l’armonizzazione dei programmi.
2. Sviluppo (eventuale) nuova PCR
La definizione di Product Category Rules (PCR) è finalizzata a garantire la confrontabilità tra EPD relative a prodotti della medesima categoria, affinchè siano costruite su LCA conformi alla norma ISO 14040 e sviluppate con gli stessi prerequisiti.
3. Studio ciclo di vita (LCA)
Lo studio del ciclo di vita LCA, utilizzato per ottenere gli indicatori ambientali da inserire nella EPD, dovrĂ  essere sviluppata in conformitĂ  alla ISO 14040 e ISO 14044. Lo studio LCA dovrĂ  essere strutturato in modo fedele ai requisiti della PCR.
4. Redazione report LCA e EPD
Fase in cui si caratterizza la descrizione dello studio di vita eseguito (confini, regole di allocazione, etc.) e si compila la EPD con l’esito dello stesso.
5. Verifica e convalida LCA ed EPD
In tale fase si verifica la consistenza dei dati e del modello utilizzati nello studio della LCA, nonchĂŠ la coerenza con quanto riportato nella PCR di riferimento e nel regolamento, la reportistica dei dati EPD e la convalida degli stessi.
6. Registrazione e pubblicazione
Richiesta quando un’organizzazione desidera pubblicare una EPD (ICMQ riceve la EPD e il certificato di convalida ricevuto dall’Organismo di Certificazione).