EPD e PCR: la chiave per una produzione agricola più sostenibile

Elisa Perin, Direttore Generale di Agricooltur

 

La Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD) rappresenta un potente strumento per le organizzazioni che desiderano comunicare in modo trasparente e credibile le prestazioni ambientali dei propri prodotti. La Product Category Rules (PCR) EPDItaly037 è stata sviluppata specificamente per i macchinari agricoli e forestali, offrendo delle regole standardizzate che garantiscono coerenza nella valutazione degli impatti ambientali.

Il programma EPDItaly si allinea agli standard internazionali ISO 14025, ISO 14040 e ISO 14044 e consente alle organizzazioni di comunicare in modo chiaro e affidabile le prestazioni ambientali dei loro prodotti, sottoponendosi a una verifica indipendente da parte di organismi accreditati.

Confini del sistema: un’analisi approfondita del ciclo di vita

Il Capitolo 6 della PCR EPDItaly037 descrive i confini del sistema per l’analisi del ciclo di vita (LCA) dei macchinari agricoli e forestali, segmentando il ciclo di vita del prodotto in tre moduli principali: Upstream, Core e Downstream. Questo approccio dettagliato assicura che ogni fase del ciclo di vita sia accuratamente valutata per gli impatti ambientali.

Modulo Upstream

Questo modulo copre tutti i processi relativi alla catena di approvvigionamento fino al momento in cui i materiali arrivano all’organizzazione. Include l’estrazione e la lavorazione delle materie prime, la produzione di semilavorati e il trasporto dei materiali al sito di produzione. L’obiettivo è valutare l’impatto ambientale della produzione di materiali e componenti utilizzati nei macchinari.

Modulo Core

Il modulo Core riguarda i processi di produzione gestiti direttamente dall’organizzazione. Questo include la produzione del macchinario, il consumo di energia, le emissioni dirette nel sito di produzione e il trattamento dei rifiuti generati. Questo modulo si concentra sugli impatti ambientali associati alla fabbricazione e all’assemblaggio del prodotto finale.

Modulo Downstream

Questo modulo copre i processi che avvengono dopo che il prodotto ha lasciato il sito di produzione. Include il trasporto del prodotto finito ai distributori, l’uso e la manutenzione del macchinario durante il suo ciclo di vita, e lo smaltimento finale. L’obiettivo è valutare l’impatto ambientale del prodotto durante la sua fase di utilizzo e oltre.

I vantaggi

La PCR EPDItaly037 fornisce un quadro completo e standardizzato per la valutazione degli impatti ambientali dei macchinari agricoli e forestali. Adottando queste linee guida, le organizzazioni possono dimostrare il loro impegno verso la sostenibilità e migliorare la trasparenza delle loro operazioni. In un mondo sempre più attento alle questioni ambientali, l’adozione di strumenti come l’EPD rappresenta un passo fondamentale verso una produzione più sostenibile e responsabile.

L’esperienza di Agricooltur S.p.A.: intervista a Elisa Perin

In un contesto che ha visto negli ultimi due anni un’importante crescita delle pubblicazioni delle Dichiarazioni Ambientali di Prodotto (EPD) e delle richieste di creazione e sviluppo di nuove Product Category Rules (PCR), si inserisce l’esperienza di Agricooltur S.p.A., azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di sistemi di coltivazione aeroponica all’avanguardia, che ha concluso positivamente con EPDItaly l’iter per la PCR per lo sviluppo di macchine agricole e forestali.

Elisa Perin, Direttore Generale di Agricooltur, ci ha spiegato le ragioni di questa scelta:

Quali sono le motivazioni principali che vi hanno spinto a chiedere di realizzare una PCR dedicata alle macchine agricole?

Quello agricolo è uno dei settori maggiormente impattanti in termini di emissioni di gas climalteranti, impatto sul suolo e sulla biodiversità, nonché in termini di sfruttamento delle risorse idriche. Come azienda produttrice di sistemi di coltivazione fuori suolo, siamo consci della responsabilità che abbiamo e per questo motivo abbiamo voluto farci portatori di una nuova idea di coltivazione, che contempli anche la responsabilità di riconoscere e di conoscere i propri impatti, così da avere la possibilità di implementare azioni correttive e migliorative.

Quali sono i principali vantaggi che vi aspettate dalla pubblicazione della PCR?

Agricooltur è la prima azienda a proporre la pubblicazione di una PCR in ambito agricolo; questo per noi è motivo di orgoglio e rende possibile un posizionamento strategico dell’azienda rispetto ai temi di sostenibilità nonché una conoscenza precisa della realtà aziendale attuale. Una sostenibilità che non rimanga parola morta ma che sia supportata da certificazioni e da audit di terze parti. Il percorso è certamente impegnativo, ma l’azienda nasce con la sostenibilità quale tema ispiratore e un percorso in questo senso è per noi imprescindibile.

Pensa che il settore agricolo abbia colto l’importanza di porre l’attenzione sul tema sostenibilità?

Il settore agricolo è fortemente connesso agli equilibri naturali ma è anche decisamente impattante. Sicuramente molto è cambiato negli ultimi anni e molto continua a cambiare. L’attenzione è sempre maggiore, anche a livello di legislazione europea. Pensiamo sia necessario un profondo cambio di paradigma nei modelli di produzione e di consumo a livello mondiale; ormai la strada verso una presa di posizione e un lavoro di cambiamento sono stati avviati e non si potrà tornare indietro.