Chi ha scelto EPDItaly si racconta: Casone Group

Intervista a Alberto Bartolomei, AD Casone Group

Ci racconta la missione della sua azienda e le principali attività di cui si occupa?
Dall’estrazione al taglio, dalla lavorazione al progetto: Casone Group porta nel mondo la pietra proveniente dalle sue cave di proprietà – come da altri siti –, e la trasforma con saggezza e cura in architettura e design. L’azienda collabora da sempre con architetti di fama nazionale e internazionale riuscendo a esaltare le peculiarità dei materiali selezionati dai progettisti.
La struttura, operativa a Firenzuola, zona di estrazione sull’appennino Tosco-Emiliano, gestisce i propri depositi lapidei nei distretti di Verona e Carrara ed è conosciuta a livello internazionale per la Pietra Forte Fiorentina.

Quale prodotto della sua azienda ha ottenuto la Dichiarazione Ambientale di Prodotto? Quali sono le sue principali caratteristiche?
Il prodotto è pietra serena, un materiale che viene estratto nell’alto Mugello. È un materiale storico, usato fin dai tempi dei romani, poi anche nel rinascimento. Dal dopoguerra in avanti queste attività sono state abbandonate ed è rimasto solo questo comparto a Firenzuola in funzione di un’opera che è il cimitero tedesco della Futa che è stato realizzato tutto in pietra. Questa commessa molto importante ha consentito a questo piccolo comparto di rimanere attivo mentre altri comparti simili della pietra sono stati chiusi. Per cui, di fatto, è l’unico comparto industriale rimasto in Italia per l’estrazione di questo tipo di materiale. È un’arenaria grigia molto conosciuta. La scelta di certificarla deriva da una commessa ottenuta a Milano per il museo etrusco di corso Venezia, a firma di Mario Cucinella. Il centro Italia era la patria degli etruschi e questa era una pietra da loro molto utilizzata, per cui il legame con la pietra e con il territorio è stato riportato dall’architetto nel progetto dell’opera che stiamo realizzando. L’Opera sarà certificata LEED, di conseguenza i materiali utilizzati dovranno essere certificati e sostenibili. Per cui noi ci siamo resi disponibili a certificare la pietra serena.

Quali sono i vantaggi ottenuti dalla Dichiarazione Ambientale di Prodotto per la sua azienda?
Il primo vantaggio è stato quello di ottenere subito la commessa, sbaragliando la concorrenza proprio grazie all’EPD, e non è un vantaggio da poco. Il secondo importante vantaggio è stato ottenere una maggiore visibilità anche nei confronti di altri clienti. Inoltre è stata la leva per cambiare approccio in tutta la nostra attività, per rendere tutti i processi più sostenibili, aumentare l’efficienza energetica e ridurre gli impatti ambientali di tutta l’azienda. Diciamo che ha contribuito notevolmente ad una nostra evoluzione sotto molti aspetti.

Quali sono secondo lei le ricadute sul consumatore finale?
Sono molte e tutte positive. È importante però che chi progetta valorizzi al massimo questi aspetti nella promozione/comunicazione dell’opera. Questo processo virtuoso che parte dalla progettazione per poi coinvolgere tutta la filiera si riverbera poi sul consumatore finale. Nel nostro caso, per esempio, la firma del progetto è di un architetto molto importante, quindi il processo di valorizzazione è stato realizzato in maniera completa e ha prodotto risultati evidenti e positivi per tutti gli attori coinvolti. Però purtroppo questi fenomeni non sono frequenti, ed è un peccato. Noi teniamo molto a questa certificazione e vogliamo mantenerla, non solo: cercheremo di certificare anche altri prodotti per amplificarne i vantaggi.

Pensa che Epditaly possa contribuire a diffondere la cultura della sostenibilità di prodotto, grazie anche ai mutui riconoscimenti a livello internazionale?
La visibilità internazionale è senza dubbio un vantaggio enorme. Noi lavoriamo anche in altri Paesi e possedere questa certificazione aumenta ancora di più la nostra visibilità e migliora la nostra immagine. Il nostro è un prodotto raro e 100% italiano: questo è in generale molto apprezzato, ma ancora di più adesso con una EPD che attesta la sua sostenibilità. All’estero c’è molta più sensibilità su questi aspetti e vengono tenuti in maggiore considerazione.