Cancellotti è un gruppo industriale di eccellenza e in costante innovazione nel campo della prefabbricazione in calcestruzzo per i settori stradale, ferroviario, metropolitano, industriale e trattamento acque. L’azienda umbra ha deciso di affidarsi a EPDItaly per ottenere la certificazione EPD per alcuni prodotti.
A tale proposito, abbiamo intervistato Giovanni Mariotti, CEO, che ci ha raccontato le motivazioni che hanno spinto la società ad adottare la certificazione EPD e quali sono i vantaggi di tale documento.
Quali sono le motivazioni principali che vi hanno spinto verso la certificazione volontaria EPD?
La nostra azienda ha intrapreso, ormai da qualche anno, un chiaro percorso orientato alla sostenibilità, ben descritto nel Piano Industriale 2023-2026 presentato agli stakeholders all’inizio di quest’anno. Nell’ottica di sviluppo dell’azienda sui temi ESG e, soprattutto di misurazione dei progressi effettuati, si è deciso di presentare il nostro primo bilancio di sostenibilità e di intraprendere la procedura che ha portato all’ottenimento della certificazione volontaria EPD delle nostre principali linee di prodotto.
Quale prodotto della sua azienda ha ottenuto la EPD? Quali sono le sue principali caratteristiche?
L’azienda ha ottenuto la certificazione EPD per alcune delle principali tipologie di prodotto: sono state certificate le barriere di sicurezza stradale in calcestruzzo, core business dell’azienda e prodotto con il quale siamo leader di mercato a livello nazionale, con un’ulteriore certificazione EPD specifica per la barriera “Abesca H120FAST”, modello di ultima generazione altamente prestazionale che innalza gli standard di sicurezza degli utenti stradali in caso di urto, e che presenta una particolare facilità di installazione e di rimozione agevolando gli operatori che la scelgono. Nel mercato nazionale delle barriere in calcestruzzo, tra l’altro, siamo stati i primi player a ottenere la certificazione EPD aprendo la strada a un percorso virtuoso che ci auguriamo possa portare a un miglioramento dell’intero settore.
Oltre alle barriere, gli altri prodotti certificati EPD sono stati i conci prefabbricati per il rivestimento delle gallerie e le vasche monoblocco per il trattamento delle acque.
Quali sono i principali vantaggi ottenuti dalla pubblicazione della Dichiarazione Ambientale di Prodotto? Quali le ricadute sul consumatore finale?
Più che un vantaggio rispetto ai nostri competitor, quello che vogliamo conseguire con la certificazione EPD è sicuramente una maggior consapevolezza, che porti a un percorso di miglioramenti, magari graduali ma costanti, sia di processo che di prodotto, finalizzati alla riduzione dell’impatto ambientale della nostra attività.
Sicuramente la ricaduta positiva sui nostri clienti e sugli utilizzatori finali è determinata dalla trasparenza della comunicazione inerente alle caratteristiche dei prodotti e, più in generale, dei processi produttivi; questo agevola inoltre la possibilità di confronto, divenendo un importante strumento di analisi per i nostri clienti e, per noi, fonte di costante miglioramento.
Pensa che EPD Italy possa contribuire a diffondere la cultura della sostenibilità di prodotto?
Ritengo che per ogni forte cambiamento nei comportamenti e nei processi aziendali, affinché avvenga con successo, si debba partire dalla cultura; per questo, come accennavo, siamo partiti da lontano, tracciando un chiaro percorso ESG che guida le scelte del personale e del management, che ci porta a scegliere percorsi formativi dedicati, che pone al centro degli investimenti la sostenibilità. In questo contesto sicuramente riteniamo che EPDItaly, possa svolgere un ruolo determinante nella diffusione della cultura della sostenibilità di prodotto, grazie alla sua professionalità e alla sua capacità comunicativa.
Quanto è importante, secondo lei, la presenza di prodotti sostenibili italiani all’interno di un Program Operator che fa del network internazionale uno dei suoi punti di forza?
Fondamentale. Per quanto il nostro business sia prevalentemente orientato al mercato nazionale, non possiamo non tenere in considerazione le dinamiche che avvengono a livello internazionale, soprattutto su un tema così trasversale e universale come la sostenibilità. Il confronto genera sempre opportunità di sviluppo, e quando l’obiettivo è così importante per tutti come nel caso della sostenibilità, confrontarsi diventa una necessità.