Un nuovo accordo tra Italia e Cina

Il 2 luglio 2024, EPDItaly ed EC Digital, azienda leader nel settore della consulenza LCA e soluzioni cloud-based, con sede in Cina, hanno ufficialmente avviato una collaborazione firmando un Memorandum of Understanding (MoU) presso la sede di ICMQ a Milano. Questa partnership strategica mira a favorire la diffusione di uno LCA tool all’interno del sistema EPDItaly, sfruttando l’esperienza di EC Digital nei servizi di consulenza LCA e la vasta competenza di ICMQ nella certificazione e ispezione nel mercato europeo.

Mr. Jing Zhou, Presidente di EC Digital, crede fermamente che l’esperienza di ICMQ nella verifica e validazione delle EPD, combinata con la tecnologia avanzata di E-C Digital nella quantificazione dei dati, possa consentire alle imprese di utilizzare al meglio le EPD, ottenendo una gestione più efficiente dell’impronta di carbonio. Questo è particolarmente importante in vista delle nuove normative europee sulla gestione delle emissioni di carbonio per i beni importati (ad esempio il Carbon Border Adjustment Mechanism – CBAM).

Questa partnership rappresenta un passo significativo verso l’integrazione dell’LCA tool in Europa, promuovendo la sostenibilità e migliorando il riconoscimento reciproco degli standard di performance ambientale oltre confine.

Di seguito l’intervista a Mr. Jing Zhou.

 

Quali sono le motivazioni principali alla base della decisione di EC Digital di collaborare con ICMQ?
Le motivazioni principali che ci hanno spinto a collaborare con l’ICMQ derivano dalla nostra visione comune nel campo della sostenibilità.

In primo luogo, riconosciamo l’importanza cruciale di promuovere le EPD su scala globale. EPDItaly è una piattaforma autorevole e riconosciuta a livello internazionale per lo sviluppo e l’emissione di EPD. In qualità di operatore del programma EPDItaly, ICMQ è all’avanguardia nel settore delle costruzioni. L’esperienza di ICMQ nella certificazione ambientale, combinata con la tecnologia avanzata di E-C Digital nella quantificazione dei dati sulle emissioni di carbonio nell’industria, consentirà alle imprese globali di comprendere e utilizzare meglio le EPD, sostenendole nella gestione più efficiente dell’impronta di carbonio e nell’adempimento delle responsabilità ambientali.
In secondo luogo, E-C Digital è il più grande fornitore cinese di strumenti LCA. Con un numero sempre maggiore di clienti che necessitano di EPD internazionali, la nostra partnership strategica con ICMQ è destinata a potenziare i produttori cinesi, consentendo loro di condurre calcoli LCA professionali in linea con gli standard globali e di ottenere la certificazione in modo tempestivo. Inoltre, promuoverà il riconoscimento reciproco delle piattaforme e dei sistemi EPD tra Cina ed Europa, riducendo così le barriere all’ingresso nel mercato per le imprese cinesi e rafforzando la loro competitività verde a livello internazionale.
Nel frattempo, E-C Digital si sta espandendo attivamente nei mercati internazionali. Promuovendo il nostro JIMU LCA Cloud all’estero attraverso la piattaforma EPD dell’UE, ci impegniamo ad aiutare le imprese al di fuori dell’UE a impegnarsi meglio nelle pratiche di commercio internazionale sostenibile e a soddisfare i requisiti del mercato europeo.
Crediamo che questo modello innovativo di partnership costituirà un punto di riferimento per il settore e ispirerà un maggior numero di aziende a unirsi al movimento globale per la sostenibilità. Non si tratta solo di successo commerciale, ma del nostro futuro comune e della nostra responsabilità collettiva verso un mondo sostenibile.

Come pensa che questa collaborazione possa avere un impatto sullo sviluppo e sull’adozione di strumenti LCA in Cina e in Europa?
Questa collaborazione potrebbe avere diversi impatti significativi sullo sviluppo e sull’adozione di strumenti LCA in Cina e in Europa.
In primo luogo, potrebbe portare alla condivisione di tecnologie avanzate e di buone pratiche. I Paesi europei sono da tempo all’avanguardia nella ricerca e nello sviluppo di LCA e la loro esperienza potrebbe essere trasferita in Cina, accelerando il miglioramento degli strumenti LCA nel mercato cinese.
In secondo luogo, si rafforzerebbe la standardizzazione e l’armonizzazione dei metodi e delle metriche LCA. Lavorando insieme, Cina ed Europa possono stabilire standard e linee guida comuni, rendendo i risultati LCA più comparabili e affidabili, il che promuoverebbe una più ampia adozione di questi strumenti in entrambe le regioni.
Inoltre, potrebbe stimolare l’innovazione e lo sviluppo di strumenti LCA più sofisticati. Gli sforzi congiunti riunirebbero prospettive e risorse diverse, portando alla creazione di strumenti più adatti alle esigenze e alle sfide specifiche dei diversi settori industriali sia in Cina che in Europa.
Infine, rafforzerebbe la consapevolezza e l’importanza delle pratiche sostenibili. La collaborazione attirerebbe maggiormente l’attenzione sul ruolo dell’LCA nei processi decisionali, incoraggiando le imprese e i politici a incorporare l’LCA nelle loro strategie per un futuro più sostenibile.

Quali settori industriali cinesi pensa possano essere interessati al mercato europeo?
Ci sono diversi settori industriali cinesi che potrebbero essere interessati al mercato europeo. Uno di questi è l’industria tecnologica, che comprende settori come le telecomunicazioni, l’intelligenza artificiale e l’elettronica. Le tecnologie e i prodotti avanzati sviluppati dalle aziende tecnologiche cinesi hanno il potenziale per guadagnare terreno in Europa.
Il settore delle energie rinnovabili è un’altra area di potenziale interesse. La Cina ha compiuto progressi significativi nel settore dell’energia solare ed eolica e l’attenzione del mercato europeo per le fonti energetiche sostenibili potrebbe rappresentare un’opportunità per le aziende cinesi.
Anche l’industria automobilistica potrebbe essere interessata. Le case automobilistiche cinesi hanno migliorato la loro qualità e tecnologia e potrebbero cercare di espandere la loro presenza sul mercato europeo.
L’industria delle costruzioni e dei materiali da costruzione. Penso che in Cina ci siano molte aziende che vorrebbero esportare i loro prodotti in Europa, in particolare cemento, calcestruzzo, acciaio e materiali isolanti stanno guadagnando popolarità in Europa. Tuttavia, poiché politiche come il Green Deal e il CPR danno priorità alla sostenibilità, cresce l’esigenza di valutare le emissioni di carbonio dell’intero ciclo di vita e di ottenere la certificazione EPD.
Anche il settore sanitario e farmaceutico potrebbe avere un potenziale. Con le crescenti capacità di ricerca e sviluppo in Cina, potrebbe esserci interesse a entrare nel mercato europeo con prodotti e farmaci innovativi per la salute.
Infine, il settore dei beni di consumo, come l’abbigliamento, l’elettronica e gli elettrodomestici, potrebbe vedere delle opportunità nel mercato europeo grazie ai prezzi competitivi e alle capacità produttive.

Ritiene che le EPD possano essere uno strumento utile per soddisfare le esigenze dei nuovi requisiti normativi ambientali introdotti in Europa, come il Nuovo CPR e il CBAM?
Sì, penso che le EPD (Dichiarazioni Ambientali di Prodotto) possano essere uno strumento utile per soddisfare i nuovi requisiti normativi ambientali in Europa.
Le EPD forniscono informazioni dettagliate e trasparenti sull’impatto ambientale di un prodotto durante il suo ciclo di vita. Questo può aiutare le aziende a dimostrare la conformità alle nuove normative, mostrando le prestazioni ambientali dei loro prodotti.
Ad esempio, dopo l’implementazione obbligatoria della CPR, le aziende cinesi devono conformarsi alla nuova CPR il prima possibile per poter esportare i loro prodotti in Europa. L’industria edile cinese deve ridurre la propria impronta di carbonio, iniziando con il calcolare l’impronta di carbonio dell’intero ciclo di vita degli edifici e delle infrastrutture, il che significa che devono misurare l’impatto ambientale dei loro prodotti e ottenere fin da ora la certificazione EPD.
Tuttavia, l’uso efficace delle EPD richiederebbe la standardizzazione, la verifica e l’accettazione da parte di diversi settori e organismi normativi per garantirne la credibilità e la comparabilità.