Gresmalt è uno dei primi attori del settore ceramico in Italia per mq prodotti, con 7 sedi, oltre 160 milioni di fatturato con una tecnologia all’avanguardia. Tutta la produzione viene realizzata in Italia, nei tre stabilimenti di proprietà. La società ha deciso di affidarsi a EPDItaly per ottenere la certificazione EPD che descrive, in modo trasparente, obiettivo e comparabile, l’impatto ambientale delle piastrelle in gres porcellanato fabbricate nei tre stabilimenti in provincia di Reggio Emilia e Modena.
Abbiamo intervistato Alessandra Salvarani, Chief ESG Officer Gresmalt, che ci ha raccontato le motivazioni che hanno spinto l’azienda ad adottare la certificazione EPD e quali sono i vantaggi di tale documento.
Il vostro gruppo vanta una esperienza di oltre 50 anni. Come è cambiato oggi il mercato e quali sono i valori più apprezzati?
L’evoluzione normativa europea ha profondamente cambiato il mercato poiché l’ambizioso obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 condiziona le scelte dei consumatori sempre più orientati all’acquisto di prodotti sostenibili. Oggi un prodotto deve avere un bel design, rispettare le norme tecniche e avere caratteristiche di sostenibilità intese come riduzione degli impatti ambientali e sociali. Di conseguenza, diventa sempre più importante progettare prodotti con uno sguardo rivolto alla loro sostenibilità.
Oggi realizzare un buon prodotto non basta. Bisogna avere massima cura nella produzione sostenibile. Siete d’accordo?
L’eco-design è diventato l’approccio progettuale indispensabile per realizzare prodotti esteticamente belli, conformi alle norme tecniche e, al tempo stesso, sostenibili. Ciò implica adottare sistemi produttivi che utilizzano le risorse in modo responsabile per minimizzare gli impatti ambientali. Nell’ambito della produzione ceramica, per esempio, assistiamo a un processo di dematerializzazione che consiste nel ridurre gli spessori per eliminare tutto ciò che è superfluo e, come diretta conseguenza, ridurre gli impatti ambientali strettamente correlati alla massa. Nel recente passato, l’elevato spessore veniva percepito come elemento di maggiore qualità; al contrario, oggi, i prodotti con spessore ridotto, purché conformi alle norme tecniche, sono considerati di maggior valore poiché meno impattanti.
Avete deciso di certificare più prodotti tramite l’EPD. Perché avete scelto questo schema e non altri? Quali benefici vi ha portato?
Le norme europee contrastano il greenwashing e privilegiano sistemi di comunicazione trasparente dei requisiti di sostenibilità dei prodotti per una corretta e non fuorviante informazione rivolta ai consumatori finali. Di conseguenza, le informazioni di tipo qualitativo non sono più sufficienti. L’EPD è lo strumento idoneo per descrivere in modo quantitativo gli impatti ambientali lungo l’intero ciclo di vita del prodotto e trasferirli correttamente al mercato.
Ritenete EPDItaly una piattaforma utile per la promozione e valorizzazione dei vostri prodotti?
Si, la pubblicazione e conseguente divulgazione della dichiarazione ambientale di prodotto è ormai un requisito indispensabile e viene richiesto dal mercato per comprovare gli impatti ambientali del prodotto. L’EPD è uno strumento utile per migliorare la comunicazione ambientale fra produttori, distributori e consumatori a livello mondiale: EPDItaly è il Program Operator giusto per un’azienda a vocazione fortemente internazionale come Gresmalt.