Oggi il tema degli ESG e della sostenibilità sono elementi chiave di chi intende operare in modo trasparente ed etico. Sono aspetti che anche voi avete messo al centro delle strategie aziendali?
Il tema degli ESG e della sostenibilità in genere sono senz’altro temi che supportano le strategie chiave di Manini Prefabbricati che sceglie consapevolmente di essere un partner sostenibile nel mercato dell’edilizia industriale.
Quest’anno la Manini Prefabbricati ha pubblicato il quarto Report di Sostenibilità, riferito all’anno 2022.
La decisione di produrre un documento non finanziario, volontariamente, pur non essendo quotati in borsa, ha assunto in questi ultimi anni una crescente centralità nelle politiche dell’azienda.
E’ una scelta premiante nel tempo, non solo perché in linea con i valori fondanti, ma perché ha trovato la condivisione di tutti quelli che collaborano a vario titolo con la Manini Prefabbricati e che seguono con passione la mission sociale ed ambientale perseguita.
In particolare, in questo momento storico in cui gli effetti devastanti del cambiamento climatico cominciano ad essere evidenti, diventa cogente sostenere una transizione verso un modello di sviluppo maggiormente sostenibile: una transizione che sia anche giusta ed inclusiva e che tenga in considerazione gli effetti che i vari processi di riconversione nei vari settori hanno poi sulle persone.
Infatti, scegliere di essere sostenibili vuol dire cambiare le proprie abitudini, modificare il tradizionale sistema di economia lineare con un nuovo modello di tipo circolare. Un nuovo esempio di economia sostenibile, applicato in modo proattivo che, pur mantenendo gli elevati standard qualitativi di prodotto e servizi, ormai consolidati, mira a ridurre sensibilmente la quantità di rifiuti generati dalle attività produttive, a gestire con piena coscienza quelli residui generati dall’operatività quotidiana e pone particolare attenzione alla scelta delle risorse materiali e immateriali da immettere nei propri processi, attraverso una gestione sostenibile della propria catena di fornitura.
Voi siete stati un po’ dei precursori per il vostro settore e avete iniziato il vostro percorso proprio attraverso l’EPD. Come è avvenuta questa scelta e perché?
È corretto, siamo stati i primi nel nostro settore a redigere le EPD e questo, come potrà ben capire, ha richiesto un notevole sforzo e investimento di risorse, tuttavia, risultava un passaggio obbligato perché un conto è parlare di sostenibilità, altra cosa è misurarla.
Come azienda che, da lungo tempo, ha scelto di certificare i propri Sistemi di Gestione Qualità e Ambiente riteniamo che per conseguire certi traguardi e raggiungere determinati obiettivi, orientati al miglioramento continuo, debbano essere misurati e monitorati i processi.
Le EPD, appunto, rappresentano quello strumento di misurazione che ci permette di capire in maniera ufficiale ed univoca le performance ed i relativi impatti ambientali dei nostri prodotti permettendoci di comunicarle al mercato di riferimento, ma soprattutto ci forniscono le basi critiche su cui ponderare le scelte di miglioramento sostenibile delle nostre soluzioni, rivolte ad un mercato sempre più orientato verso la certificazione volontaria di protocolli energetico-ambientali (LEED, BREAM, WELL, ITACA).
L’EPD è stata solo il primo passo di un percorso virtuoso in ottica di sostenibilità. Cosa avete in serbo per il futuro?
A dire il vero Manini Prefabbricati ha intrapreso il percorso della sostenibilità già da diversi anni, quando in collaborazione con l’Università degli studi di Perugia venne sviluppato un software di calcolo della Carbon Foot Print di ogni singolo manufatto prefabbricato.
Le EPD sviluppate nel 2021 e validate nel 2022 hanno senz’altro costituito un passo ulteriore, così come le successive certificazioni di prodotto C.A.M., relative al contenuto di riciclato, recuperato e/o sottoprodotto nei nostri prodotti, conseguite a copertura di tutti i nostri stabilimenti produttivi e oggi sempre più richieste a dimostrazione di un approccio ad un’economia circolare d’impresa.
Altri importantissimi traguardi in tema di sostenibilità ci hanno visto protagonisti nella realizzazione di un’opera infrastrutturale per il comune di Gonnesa in Sardegna.
Nello specifico ci riferiamo alla realizzazione di un ponte con elementi in calcestruzzo in cemento armato precompresso (c.a.p.) e armature in fibra di vetro, in sostituzione delle tradizionali armature in acciaio. Tale tecnologia, oltre a porci come primi in Europa nella realizzazione di un’opera simile, ci ha permesso di superare quei limiti ancora oggi caratteristici dell’edilizia. Maggiori vantaggi in termini di sicurezza, di durabilità dell’opera limitandone al massimo gli interventi di futura manutenzione ed ultimo, ma non per importanza, la possibilità di poter tutelare risorse primarie come l’acqua dolce a vantaggio dell’acqua di mare, il cui impiego risulterebbe possibile grazie all’assenza di armature in acciaio all’interno del manufatto.
I traguardi raggiunti e raccontati, per sommi capi, rappresentano solo alcune tappe della roadmap della sostenibilità tracciata da Manini Prefabbricati, molte date già fissate ci vedranno ancora impegnati nei prossimi mesi e nei prossimi anni, ad esempio, nel mese di dicembre saremo presenti alla COOP 28 di Dubai, a breve andremo in convalida con nuove specifiche EPD di prodotto, così da poter essere sempre più rispondenti alle richieste che il mercato ci avanza.
Per le EPD già in essere, invece, sono già programmati degli aggiornamenti che ci porteranno al secondo giro di boa ed alla pubblicazione di prodotti più sostenibili e a minor impatto ambientale.
Quali sono i principali vantaggi ottenuti dalla pubblicazione della Dichiarazione Ambientale di Prodotto? Quali le ricadute sul consumatore finale?
Le Dichiarazioni Ambientali di Prodotto hanno rappresentato senz’altro l’occasione di potersi rivolgere un’analisi introspettiva, volta ad acquisire consapevolezza e a valutare il livello di sostenibilità dei propri prodotti lungo tutte le fasi e i processi che li accompagnano nell’intero ciclo di vita.
Pubblicare le proprie EPD ci ha senz’altro offerto maggiore visibilità sul mercato, soprattutto verso quei Clienti attenti ai criteri ESG e orientati a certificare i propri immobili in accordo ai protocolli energetici – ambientali.
Va inoltre precisato che la verifica delle proprie EPD eseguita da un Ente terzo di Certificazione e la successiva pubblicazione in un Program Operator oramai affermato, come EPDItaly, offre al consumatore finale una garanzia ulteriore che va ad aggiungersi a quella, oramai consolidata, dei prodotti e dei servizi da Noi forniti.
Quanto è importante, secondo lei, la presenza di prodotti sostenibili italiani all’interno di un Program Operator che fa del network internazionale uno dei suoi punti di forza? Pensa che EPDItaly possa contribuire a diffondere la cultura della sostenibilità di prodotto?
La transizione ecologica nel suo significato più ampio, l’innovazione tecnologica e una politica aziendale, chiara e trasparente, rappresentano indiscutibilmente i valori che contraddistinguono le moderne imprese sostenibili e che con il proprio fare contribuiscono ad accrescere il valore del tessuto imprenditoriale Nazionale e Internazionale.
Ciò premesso, riteniamo indispensabile collaborare con un Program Operator come EPDItaly che svolge un ruolo di networking di caratura internazionale, attraverso la diffusione delle EPD dei propri clienti e la costante promozione di quei valori chiave sposati a pieno dalle aziende promotrici della sostenibilità, tra cui Manini Prefabbricati.
L’azienda, consapevole delle sfide globali, continua il suo impegno e il suo contributo lavorando ogni giorno al fine di monitorare e migliorare costantemente non solo l’impatto ambientale legato alle proprie attività ma anche quelle della catena del valore, così da poter individuare le aree su cui intervenire per prime.