Il concetto di benchmarking ha avuto nel corso degli anni un sempre più evidente sviluppo. La necessità di confronto tra prodotti immessi sul mercato e prodotti “rappresentativi” è sempre stato oggetto di discussioni e pareri, ancor di più quando sono dichiarati gli impatti ambientali.
Per i prodotti da costruzione lo standard EN 15804 – EN 15804:2012+A2:2019, Sustainability of construction works – Environmental product declarations – Core rules for the product category of construction products” rappresenta, ad oggi, la metodologia riconosciuta per il calcolo degli impatti ambientali e fornisce alcune informazioni basilari sul confronto tra prodotti appartenenti alla medesima categoria di prodotto, ma senza entrare nel dettaglio.
Nel mese di gennaio 2023 è stata emanata la norma EN 17672 – Sostenibilità delle costruzioni – Dichiarazioni ambientali di prodotto – Regole orizzontali per la
comunicazione business-to-consumer, che invece fornisce regole orizzontali per la comunicazione B2C (business to consumer) includendo anche un sistema di benchmarking.
Lo scopo e l’obiettivo dello Standard è quello di fornire al consumatore informazioni chiare e comprensibili, per promuovere eventuali confronti sugli impatti ambientali di prodotti da costruzione.
L’approccio è quello basato sulla Product Environmental Footprint (PEF) adattato alle specificità della EN 15804.
A parere dello scrivente è ancora presto per valutare l’efficacia di quanto previsto dalla norma e si consiglia di attendere qualche altro mese per capire bene i meccanismi di un eventuale confronto tra prodotti; tuttavia, si vogliono fornire in questa sede le informazioni necessarie a capirne la struttura.
Il documento si basa su due principi fondamentali per la comunicazione B2C: l’aggregazione dei risultati all’interno dei moduli A1-C4 e il Benchmark.
E’ prevista, altresì, una comunicazione senza benchmarking.
I sistemi di benchmarking utilizzano il confronto mediante punteggi.
Essi possono seguire tre diversi approcci:
• raccomandato: mediante un punteggio che è rappresentativo di tutti gli indicatori LCIA, mediante aggregazione dei moduli da A1 a C4 con il modulo D; normalizzazione e ponderazione secondo le linee guida PEF;
• basilare: metodo a punteggio singolo che utilizza solo gli indicatori “core” LCIA, aggregazione dei moduli da A1 a C4 con modulo D, normalizzazione e pesatura come previsto dalla PEF;
• alternativo: metodo a punteggio singolo che utilizza gli indicatori LCIA “core” e uno o più indicatori aggiuntivi, aggregazione dei moduli da A1 a C4 con modulo D, normalizzazione e pesatura secondo alle regole PEF.
e soddisfare alcune condizioni, delle quali si citano le più rappresentative:
• essere relativi ai moduli da A1 a C4 e il modulo D;
• essere coerente con la stessa unità funzionale;
• le fasi del ciclo di vita devono essere le stesse.
In assenza delle condizioni previste, la comunicazione B2C non è ammessa.
I requisiti per la comunicazione con sistema di benchmark sono:
– Definizione della categoria di prodotto (nome e codice del prodotto, descrizione Unità funzionale, performance tecniche, eventuali esclusioni).
– Equivalenza funzionale. Rappresenta le caratteristiche tecniche e funzionali dell’edificio all’interno del quale viene usato il prodotto.
– Definizione delle fasi del ciclo di vita da includere. Le informazioni comprendono tutti i moduli definiti in una EPD (da A1 a C4 Cradle-to-Grave, in aggiunta al modulo informativo D) secondo EN 15804:2012+A2:2019.
– Valutazione della rappresentatività degli scenari. Ad esempio potrebbe essere necessario valutare degli scenari che suppliscono alla mancanza di informazioni nelle EPD.
– Calcolo dell’impatto ambientale per unità funzionale, usando le informazioni delle EPD per default.
– Definizione degli indicatori. A seconda del numero di indicatori inseriti possiamo avere i sistemi di benchmarking raccomandato, basilare o alternativo oppure la comunicazione senza comparazione (solo indicatori “core” della EN 15804+A2).
– Normalizzazione. E’ la fase in cui i risultati della valutazione dell’impatto del ciclo di vita vengono moltiplicati per alcuni fattori di normalizzazione per calcolare e confrontare l’entità dei loro contributi all’ambiente. Sono da seguire le regole PEF.
– Pesatura. E’ la fase a supporto dell’interpretazione e della comunicazione dei risultati dell’analisi. In questa fase, i risultati normalizzati vengono moltiplicati per una serie di fattori di pesatura (in %) che riflettono l’importanza percepita delle categorie di impatto del ciclo di vita considerate. Le Linee Guida PEF forniscono l’approccio da utilizzare.
– Calcolo del punteggio. Il punteggio è ottenuto dall’aggregazione dei valori precedentemente normalizzati e pesati provenienti dalle fasi precedenti. In pratica vengono calcolati due punteggi che comprenderanno i moduli da A1 a C4 e il modulo D.
– Benchmarking. Può essere sviluppato per gruppi di prodotti solo se le condizioni pertinenti sono soddisfatte per questo gruppo di prodotti, in particolare: stessa unità funzionale e stesse prestazioni ambientali e tecniche, nonché altre condizioni necessarie per la comparazione. Il confronto dei risultati può essere fatto rispetto a un prodotto preso come riferimento.
– Classi di performance. Facilitano il benchmarking attraverso i punteggi precedentemente determinati, confrontati con il prodotto preso come riferimento. Ad esempio se il punteggio del prodotto da confrontare ricade all’interno del ±10% del punteggio del prodotto rappresentativo, si potrebbe assegnare una classe di performance specifica, e così via. Le classi si basano su una distribuzione statistica delle diverse EPD per lo stesso prodotto, ovviamente con il limite che ci debbano essere sufficienti EPD rappresentative del mercato. In questo approccio le classi si basano sulla prestazione del punteggio del modulo da A1 a C4 per il miglior gruppo di EPD (la migliore prestazione definisce il limite tra una classe e quella immediatamente “inferiore” come punteggio), il peggior gruppo di EPD (la peggiore prestazione definisce il limite tra la classe più bassa e quella immediatamente “superiore”) e tutte le altre EPD (i valori centrali definiscono le classi intermedie).
– Comunicazione. L’obiettivo della comunicazione è incoraggiare la domanda e l’offerta dei prodotti da costruzione che impattano meno sull’ambiente, attraverso la comunicazione di informazioni verificabili, trasparenti e non fuorvianti. La comunicazione, che deve seguire i requisiti degli Standard relativi, deve includere anche le informazioni di supporto e una dichiarazione esplicativa, che consentono a tutti gli Stakeholder di accedere alle informazioni. A seconda dell’obiettivo della comunicazione e della rilevanza per i consumatori possono essere adottare diverse forme di comunicazione: etichetta, sistema “a semaforo” dove vengono mostrate le classi peggiori e migliori, siti internet, app, infografica, ecc…Tutti i sistemi devono prevedere un link alle informazioni utilizzate.
– Trasparenza. Lo sviluppo della comunicazione B2C o del sistema di benchmarking deve essere completamente trasparente. Pertanto devono essere disponibili le informazioni utilizzate pertinenti, ad esempio: norme per la definizione del gruppo di prodotti e informazioni dettagliate sui gruppi di prodotti, i criteri per la valutazione della rappresentatività delle informazioni, le informazioni sulla metodologia utilizzata, il grado di attendibilità dei risultati per le informazioni calcolate e non ottenute dalla EPD, le regole per il calcolo dei punteggi, le regole per il calcolo del prodotto di riferimento, le regole per la definizione delle classi di prestazione, le regole per la comunicazione.
La comunicazione del benchmarking di determinate EPD deve essere effettuata solo su EPD per le quali i proprietari hanno dato l’autorizzazione a farlo.
I programmi di comunicazione B2C potrebbero non essere comparabili, dato che non vi è una regola precisa per determinare il prodotto di riferimento o le classi di confronto.
Il sistema di benchmarking può essere inserito all’interno delle regole di un Program Operator, come EPDItaly.
I tecnici di EPDItaly, per venire incontro alle esigenze di mercato, stanno valutando le potenzialità della norma per un eventuale suo utilizzo all’interno del Programma.