Nell’ambito della 26esima edizione di Ecomondo, la fiera della green technology svoltasi a Rimini nel mese di novembre, ANPAR (Associazione Nazionale Prodotti Aggregati Riciclati) ha organizzato, con il supporto di ICMQ, il Talk Ambiente “La sostenibilità al centro di un circuito virtuoso per le costruzioni”. In questa occasione Francesco Carnelli è intervenuto per spiegare come funziona la Dichiarazione Ambientale di Prodotto e per presentare il program operator italiano EPDItaly.
“Entro il 2030 sarà necessario ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55% rispetto al 1990” Ha esordito Carnelli in apertura del suo discorso. “Bisogna prendere coscienza delle emissioni generate nei vari settori: per ambire a una carbon neutrality è infatti necessario misurare, quantificare e comunicare in modo oggettivo credibile e verificato quali siano le attuali emissioni delle diverse attività. Lo strumento perfetto per farlo è proprio l’EPD, un’etichetta ambientale applicabile a qualsiasi prodotto, che garantisce credibilità internazionale”.
L’EPD, ha spiegato Carnelli, è basata sull’LCA (Life Cycle Assessment) e sulle PCR (regole di prodotto che EPD e studi LCA devono sempre rispettare), e consente di leggere facilmente tutte le caratteristiche di un prodotto nel suo intero ciclo di vita e di confrontarlo con altri prodotti simili dotati di EPD. “ Un altro vantaggio dell’EPD – ha affermato – è la sua trasparenza: tutte le dichiarazioni sono scaricabili dal sito del Program Operator EPDItaly, indicato dal Ministero dell’Ambiente come PO di riferimento nei CAM Edilizia, riconosciuto da Accredia e Socio fondatore di ECOPlatform, l’associazione europea costituita da Program Operator, professionisti LCA, associazioni industriali nel settore delle costruzioni. La pubblicazione delle EPD in formato digitale favorisce l’accesso da parte dei progettisti ai dati ambientali dei prodotti per poi assegnarli direttamente al progetto BIM.
Nel corso dell’evento è stato anche sottolineato come la verifica di Accredia dia un valore aggiunto a EPDItaly. Anche in Europa l’esempio italiano comincia a essere un fattore trainante.
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