Marco Salina – Sustainable Product Development Manager e Riccardo Bianchi – Plant Manager Unità Produttive di Ternate and Merone – Holcim Spa
Quali sono le motivazioni principali che vi hanno spinto verso la certificazione volontaria EPD?
RB: Holcim Italia in qualità di filiale italiana del Gruppo Holcim ne condivide obiettivi e strategie. Pertanto con l’obiettivo di essere leader nella fornitura di soluzioni sostenibili e innovative per costruire il progresso per le persone e il pianeta ed accelerare lo sviluppo ecologico delle nostre città offriamo prodotti e soluzioni la cui efficacia in termini di riduzione degli impatti sull’ambiente deve essere tangibile e l’EPD è uno strumento per dare dimostrazione concreta della qualità delle nostre soluzioni.
Quale prodotto della sua azienda ha ottenuto la EPD? Quali sono le sue principali caratteristiche?
MS: In linea con quanto appena affermato da Riccardo, abbiamo deciso di procedere con l’EPD per tutti i leganti inseriti nel nostro portafoglio prodotti. Le principali caratteristiche dei nostri prodotti evidenziate dagli indicatori dell’EPD sono l’emissione di CO2 specifica e la quantità di sostituzione termica derivante dall’utilizzo di combustibili di recupero in sostituzione dei combustibili fossili tradizionali.
Quali sono i principali vantaggi ottenuti dalla pubblicazione della Dichiarazione Ambientale di Prodotto? Quali le ricadute sul consumatore finale?
MS: I principali vantaggi sono legati al fatto che questo documento ci consente di offrire ai nostri clienti uno strumento aggiuntivo di scelta per compartecipare ai nostri obiettivi di sostenibilità. Grazie alle informazioni oggettive, confrontabili e credibili sulle performance ambientali dei nostri prodotti, contenute nell’EPD, il nostro cliente infatti è in grado scegliere il prodotto più idoneo, non basandosi esclusivamente sulle prestazioni meccaniche e qualitative ma prestando attenzione all’ambiente ed entrando così a far parte del sistema di soluzioni che come azienda mettiamo in atto per raggiungere l’obiettivo net zero.
Pensa che EPDItaly possa contribuire a diffondere la cultura della sostenibilità di prodotto?
Certo, oggigiorno si parla ovunque di sostenibilità ambientale. Risulta quindi fondamentale che esistano delle fonti “autorevoli” sul tema. Credo che EPD Italy possa essere una di queste, rafforzando sempre più il suo ruolo di divulgazione di tutte le iniziative nazionali ed europee, di regolamenti e norme, nonché di buone pratiche provenienti anche da aziende del settore privato.
Quanto è importante, secondo lei, la presenza di prodotti sostenibili italiani all’interno di un Program Operator che fa del network internazionale uno dei suoi punti di forza?
RB: L’attenzione al pianeta oggi non è più una questione di alcuni, è una questione di tutti. Avere una visibilità Internazionale sulle performance ambientali dei nostri prodotti può solo che aiutarci e aiutare il mercato italiano. Il confrontarsi con realtà simili in un contesto internazionale permette ad ognuno di essere consapevole di ciò che di buono sta già facendo ma anche di quali margini di miglioramento ci possono essere. E questo noi lo sperimentiamo ogni giorno grazie alla nostra dimensione di azienda multinazionale che ci consente un continuo scambio di know how ed expertise con le aziende del Gruppo. Questo aspetto è un’opportunità in più anche per l’utilizzatore finale in quanto è in grado di valutare meglio le differenze tra i suoi possibili fornitori locali.