Zoran Obradovic – Quality System Coordinator GDS Spa
Quali sono le motivazioni principali che vi hanno spinto verso la certificazione volontaria EPD?
Da oltre 40 anni, GDS è in prima linea nello sviluppo e nella produzione di tecnologie all’avanguardia. Abbiamo intrapreso da tempo un percorso di sostenibilità, che ci coinvolge fin dalle fasi di ricerca e sviluppo. Poniamo particolare attenzione alla realizzazione di soluzioni che rispettino e garantiscano la tutela dell’ambiente preservandone le risorse, perché crediamo che la tecnologia e l’innovazione debbano sempre essere al servizio degli esseri viventi. La certificazione EPD è stata una naturale progressione all’interno di questo percorso. La misurazione dell’impatto ambientale dei nostri prodotti, oltre a comunicare in modo trasparente l’impegno della nostra azienda nei confronti delle tematiche ambientali, rappresenta per noi un’importante opportunità di crescita e miglioramento dei processi produttivi.
Quale prodotto della sua azienda ha ottenuto la EPD? Quali sono le sue principali caratteristiche?
I primi prodotti ad essere certificati sono stati i contatori di energia elettrica, utilizzati sul mercato italiano da uno dei principali distributori di energia elettrica nazionale. Successivamente abbiamo voluto certificare anche MaXimo, un apparecchio per l’illuminazione stradale prodotto dalla divisione GDS Lighting, in entrambe le sue taglie M e L. MaXimo offre una soluzione progettuale su misura per numerose applicazioni: da piste ciclabili, piazze e parcheggi a strade residenziali, urbane, viali e autostrade, nonché integra opzioni legate allo sviluppo della connettività per le Smart Cities.
Quali sono i principali vantaggi ottenuti dalla pubblicazione della Dichiarazione Ambientale di Prodotto? Quali le ricadute sul consumatore finale?
La pubblicazione dell’EPD rappresenta senza dubbio un valore aggiunto per i prodotti e per l’azienda stessa. Per la dichiarazione abbiamo seguito un approccio “from cradle to grave”, analizzando quindi l’intero ciclo di vita dei prodotti, dall’approvvigionamento delle materie prime alla dismissione. Il poter fornire a clienti e stakeholders un report chiaro e soprattutto verificato dell’impatto ambientale, ci consente di differenziarci e porci in maniera competitiva sul mercato. Inoltre, l’analisi puntuale degli impatti lungo tutta la filiera ci ha permesso di isolare le criticità e di adottare azioni specifiche volte a migliorare le prestazioni nel tempo.
Pensa che EPDItaly possa contribuire a diffondere la cultura della sostenibilità di prodotto?
Sicuramente sì. Nel nostro caso l’esperienza acquisita con lo studio LCA ha indubbiamente influenzato i processi esistenti, ma soprattutto ha contribuito ad orientare alcune scelte di progettazione relative a nuovi prodotti, con l’obiettivo di esprimere il massimo dell’efficacia funzionale nel rispetto dell’ambiente, in una vera ottica di eco-design. Abbiamo quindi ottenuto, a diversi livelli aziendali, una maggiore consapevolezza.
Quanto è importante, secondo lei, la presenza di prodotti sostenibili italiani all’interno di un Program Operator che fa del network internazionale uno dei suoi punti di forza?
È fondamentale. Per un’azienda come GDS, che opera a livello mondiale, l’appartenenza ad un network internazionale di questo tipo è senza dubbio strategica e ci dà l’opportunità di valorizzare al meglio l’innovazione e la tecnologia made in Italy.