Chi ha scelto EPDItaly si racconta: ZEROCENTO

Intervista a Sebastiano Galiazzo – CEO di Zerocento

Quali sono le motivazioni principali che vi hanno spinto verso la certificazione volontaria EPD?

Le motivazioni sono legate ad una politica strategica, commerciale e soprattutto per rendere ufficiale quello che è il nostro processo di recupero, in modo che venga riconosciuto sia dagli utilizzatori finali, che dai vari interlocutori che noi abbiamo come clienti, ad esempio i produttori di conglomerato. In questo modo noi ci siamo dati la possibilità di aprirci a nuovi mercati, che sono principalmente quelli legati al settore dell’economia circolare. Per noi questo rappresenta un fattore molto importante, perché, anche da un punto di vista etico, questo è il settore a cui teniamo di più.

 Quale prodotto della sua azienda ha ottenuto la EPD? Quali sono le sue principali caratteristiche?

Zerocento produce un aggregato che viene impiegato nei conglomerati sia cementizi che bituminosi. Si tratta di un prodotto totalmente di recupero, quindi si sposa completamente con la politica di economia circolare, che come sappiamo, sta prendendo piede a livello europeo, ma anche a livello italiano

Quali sono i principali vantaggi ottenuti dalla pubblicazione della Dichiarazione Ambientale di Prodotto? Quali le ricadute sul consumatore finale?

Innanzitutto l’entrata di Zerocento su nuovo mercati, in particolare quelli del calcestruzzo e dei prefabbricati. Noi siamo stati sempre legati al mondo degli asfalti e con la pubblicazione della EPD siamo potuti entrare anche su questi altri mercati, a cui ambivamo già da molto tempo. Grazie alla EPD godiamo di una ufficialità riconosciuta e anche richiesta da questi settori. Per noi poter offrire dei prodotti certificati ha fatto indubbiamente la differenza

Pensa che EPDItaly possa contribuire a diffondere la cultura della sostenibilità di prodotto?

Senza alcun dubbio, in quanto EPDItaly fornisce un metodo ufficiale, riconosciuto e codificato per la valutazione di un prodotto a livello ambientale. Quindi appartenere ad una banca dati dove sono presenti solo prodotti riconosciuti in questi termini porta ad una valorizzazione del proprio prodotto e favorisce l’ingresso in nuovi mercati dai quali prima si restava esclusi

Quanto è importante, secondo lei, la presenza di prodotti sostenibili italiani all’interno di un Program Operator che fa del network internazionale uno dei suoi punti di forza?

Oltre a dare una certa visibilità alle aziende a livello internazionale, c’è anche un discorso di visibilità per l’intero Paese.  Viene valorizzato il nostro impegno in tema di economia circolare, di impatto ambientale, anche di fronte ai nostri partner europei. Proprio per questo, grazie, cioè, al nostro sviluppo di prodotto, noi siamo stati contattati non solo da clienti europei, ma anche internazionali; quindi l’aumento di visibilità è indiscusso, l’ufficialità della certificazione è riconosciuta a livello mondiale