Una seconda EPD per DIAB Group

Intervista a Fabiano Nart, Quality/ EHS Manager di DIAB Group

Una nuova EPD per DIAB Group, a distanza di pochi mesi da quella per il materiale d´anima a base PET, questa volta per lo storico materiale di DIAB, quello a base PVC detto IPN.

Che significato ha questa seconda EPD?
Questa seconda EPD acquisisce maggior significato rispetto alla precedente sul PET, proprio perché connessa ad un materiale, il PVC, che non ha mai goduto di una buona posizione nei confronti della sostenibilità e della green economy. Era molto importante per DIAB prendere coscienza di cosa volesse dire lavorare col PVC, il suo prodotto storico e che ancora oggi rimane strategico per le sue eccellenti proprietà meccaniche per la costruzione di pale eoliche e di imbarcazioni marine di livello superiore. Sapere che per ogni kg di PVC espanso prodotto si emette una quantità in kg equivalenti di CO2 pari a circa il doppio rispetto all´omologo PET, ci pone davanti ad una questione sia di sostenibilità, sia di competitività strategica. Difatti il PVC espanso sarà ancora richiesto dal mercato e con questa EPD DIAB si pone l´obiettivo di produrlo riducendo il proprio impatto ambientale, in piena trasparenza.

Questa EPD in quale strategia si colloca?
Proprio in queste settimane stiamo mettendo a punto un mirato e ambizioso piano di investimenti per la riduzione della CO2 footprint, sono progetti a medio-lungo termine e che sono coerenti con l´indirizzo della proprietà svedese che ha aderito al programma per la carbon neutrality entrando in partnership con ZeroMission, società di consulenza sul tema sostenibilità.

Quali attività state facendo o programmando, quindi, per la riduzione del vostro impatto di CO2?
La trigenerazione, il fotovoltaico, le colonnine per la ricarica delle auto elettriche, assumere il ruolo di collettore unico per l´iter delle pratiche per l´efficientamento energetico delle abitazioni dei dipendenti dell’azienda; questi sono alcuni dei passi che DIAB Group sta portando avanti verso la riduzione delle emissioni di CO2. Stiamo inoltre lavorando a progetti di ricerca e sviluppo molto promettenti in cooperazione con le più importanti università italiane, il cui fine ultimo è trovare una valida alternativa alla discarica per i nostri scarti di processo. Una sfida entusiasmante vista la complessità di composizione del prodotto, ma che darà una forte connotazione di sostenibilità al PVC.

I vostri materiali vengono inseriti in prodotti molto durevoli e con una footprint globale, quant´è il vostro contributo in termini di CO2?
È vero, i core materials DIAB trovano largo impiego per la costruzione principalmente di pale eoliche, di yachts, nei trasporti e costruzioni. I manufatti prodotti col materiale DIAB rimangono in servizio per 20/30 anni, non qualche ora o giorno come il PVC da packaging, ad esempio. Nel caso di pale eoliche, che hanno una vita utile di 30 anni, l’analisi della carbon footprint dimostra che la CO2 emessa da parte di DIAB per la produzione del core material in PVC, viene ampiamente bilanciata nella prima decade di utilizzo. Il risultato a fine esercizio per le pale eoliche con core material in PVC DIAB sarà 20 anni di energia a impatto zero.

L´EPD può avere anche un collegamento stretto con il territorio?
Certo! Lo stabilimento DIAB ha iniziato la sua attività nel 1936 ed è stata la prima attività produttiva a riprendere dopo la tragedia del Vajont del 9 ottobre 1963. Rappresenta un simbolo per la vallata. La certificazione EPD è un chiaro segnale anche per la popolazione e le amministrazioni locali che DIAB ha a cuore gli aspetti ambientali. Anche considerando il contesto ambientale in cui DIAB si colloca: siamo tra le Dolomiti patrimonio dell’UNESCO, in un contesto idrogeologico fragile a ridosso del Piave. Immersi quindi in un biotipo variegato da proteggere.

Quali vantaggi potete ottenere da EPDItaly in tal senso?
EPDItaly offre una piattaforma sia nazionale che internazionale, una vetrina importante dove si può veicolare il messaggio di sostenibilità che DIAB ha lanciato sia con la duplice certificazione EPD, sia con questa intervista. È intenzione di DIAB portare avanti le azioni per la sostenibilità, quindi rivedere periodicamente la certificazione EPD per attestare il cammino di riduzione del proprio impatto ambientale, in tale contesto EPDItaly diventa partner essenziale.