La Commissione delle Nazioni Unite sull’ambiente e lo sviluppo definisce lo sviluppo sostenibile (nel rapporto Brundtland del 1987) come “lo sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri”. Significa spronare una crescita economica che migliora la qualità della vita nel rispetto dell’ecosistema.
L’economia circolare intende mettere in pratica quest’ultimo concetto basandosi sulla possibilità di non produrre scarti o rifiuti non necessari, ma di riutilizzare e/o reimpiegare costantemente materie, risorse ed energia, valorizzando ciò che viene recuperato e/o mantenuto nel ciclo di vita del prodotto senza utilizzarne di nuove. Un modello in forte contrasto rispetto a quello finora dominante di economia lineare, basato sullo sfruttamento di materie prime destinate a diventare rifiuto.
Enel, soggetto leader nel campo della produzione e fornitura dell’energia a livello internazionale, ha deciso di intraprendere una politica di sostenibilità, in quanto ritenuta un elemento strategico nella conduzione, nella crescita e nello sviluppo del proprio business.
Enel, a tal fine, ha avviato un progetto di Circular Procurement, che ha come obiettivo la tracciatura completa dei materiali in ingresso e in uscita del proprio business, la conoscenza approfondita dei flussi dei materiali in termini di componenti, impatti ambientali e riciclabilità e la creazione di partnership con i propri fornitori, che divengono alleati fondamentali per il perseguimento della propria strategia.
Nell’ambito della politica di miglioramento della sostenibilità della filiera, grazie al supporto di ICMQ, gestore del Programma EPDItaly, Enel sta realizzando uno dei suoi obiettivi prioritari: lo sviluppo di un sistema di analisi e qualifica dei propri fornitori che tenga principalmente conto delle caratteristiche di sostenibilità ambientale dei processi e dei prodotti in modo da aumentare, nel medio periodo, l’eco-efficienza dell’intera supply chain.
Enel intende usare lo strumento dell’Epd per qualificare i fornitori, contribuendo a valorizzare l’intera filiera.
Il percorso di Enel verso una linea d’azione più sostenibile
Il primo passo verso l’utilizzo dell’Epd è stato lo sviluppo da parte di Enel di apposite Product Category Rules (Pcr) nei confronti di cinque categorie di prodotto: interruttori, isolatori, contatori, turbine eoliche e pannelli solari, all’interno del Program Operator EPDItaly.
Le Pcr definiscono un insieme di regole idonee a garantire, per ogni singolo prodotto appartenente ad una determinata categoria, un approccio uniforme per la conduzione del Life Cycle Assessment (Lca) e alla conseguente redazione di una Epd. In questo caso le Pcr sono state predisposte da Enel, quale soggetto promotore, sottoposte ad inchiesta pubblica, revisionate da un Comitato di Review indipendente e sono state pubblicate sul sito di EPDItaly.
Il processo di sviluppo dei documenti è stato garantito da EPDItaly, quale Program Operator secondo quanto previsto dal Regolamento EPDItaly e dalle normative di settore.
Allo sviluppo delle Pcr hanno partecipato diversi importanti soggetti, quali: Bticino, Cesi, Ecamricert, Take Care International e Lce Engineering.
La scelta di Enel è una scelta virtuosa che, nell’utilizzo della Epd, rappresenta l’inizio di un percorso di innovazione di un intero comparto e si pone come esempio e punto di riferimento anche per altri settori che hanno intrapreso da poco la via della sostenibilità.