Nell’ultimo anno abbiamo assistito ad una decisa e costante crescita del numero di Dichiarazioni ambientali di prodotto (meglio conosciute con il nome di EPD – Environmental Product Declaration) pubblicate nei vari Program Operator europei. Da un recente confronto risulta che il Program Operator con il maggior numero di EPD pubblicate è il francese Inies (2.321 EPD) seguito da quello tedesco Ibu (1.757 EPD).
E’ proprio Ibu a vantare il maggior numero di EPD riportanti il logo Eco Epd (214), ovvero il logo che evidenzia la conformità del documento ai requisiti della norma En 15804, rendendo più semplice il suo riconoscimento da parte di altri Program Operator e permettendo la registrazione dei prodotti anche sul sito internazionale di ECO Platform , amplificandone così la visibilità a livello internazionale.
In merito al logo Eco Epd, in soli 3 anni di esercizio, EPDItaly, Program Operator italiano riconosciuto a livello internazionale, si aggiudica il settimo posto con 25 EPD riportanti tale logo davanti al Programma austriaco Bau.
Il settore delle costruzioni è quello più sensibile all’aumento delle EPD; infatti, in Europa vi sono in totale 7.550 EPD riferite alle costruzioni e 142 per il settore Food&Beverage. Il grafico seguente è riferito ai dati delle EPD pubblicate da aziende italiane in tre Program Operator di diversi paesi europei: Svezia 135 EPD (operativo da oltre 15 anni), Germania 20 EPD (circa 10 anni) e Italia 75 EPD (3 anni). Possiamo quindi notare che, seppure con un periodo di attività molto ristretto rispetto ai concorrenti, EPDItaly abbia già raggiunto un importante numero di pubblicazioni.
Le EPD pubblicate su www.epditaly.it sono aumentate notevolmente passando da 46 nel 2018 a 75 nel 2019 aumentando così del 63% negli ultimi 12 mesi. I principali settori coinvolti sono calcestruzzo e cemento, ceramiche, acciai, isolanti e laterizi, ma ricordiamo che il Program Operator è aperto a tutti gli altri settori, ad esempio food, chimica, cosmetica, etc.
Vediamo di seguito quali sono i principali motivi e benefici che spingono le aziende a dotare i propri prodotti con questa etichetta ambientale di tipo III: