Intervista all’ Ing. Fabrizio Pedetta – Direttore Generale Colacem
Quali sono per una azienda i vantaggi che derivano da una certificazione EPD?
Colacem produce cemento, un’attività industriale altamente energivora. Da sempre l’azienda investe nelle migliori tecnologie disponibili, profondamente convinta che puntare sulla sostenibilità significa anche rimanere competitivi in un mercato sempre più difficile. Limitare l’impatto sull’ambiente e garantire sicurezza e salute sul luogo di lavoro sono per noi valori prioritari, al pari di efficienza, qualità e profitto. Riteniamo che disporre della certificazione EPD dei nostri cementi sia un ulteriore passo in avanti verso la sostenibilità dell’azienda. Si garantisce in questo modo un indicatore dell’ efficienza energetica e produttiva affidabile, in grado di monitorare il miglioramento delle prestazioni ambientali dell’intero processo proiettato su prodotti e servizi.
Quali sono le motivazioni che vi hanno spinto verso EPDItaly?
Viviamo in un mondo che acquista sempre più coscienza riguardo agli effetti delle attività umane sull’ambiente. Conoscenza, tecnologia e professionalità sono state e restano per Colacem la base per fare industria in modo sostenibile. Siamo molto attenti all’ambiente e crediamo fortemente nel dialogo con le comunità nelle quali operano i nostri stabilimenti. Un rapporto che l’azienda fonda sulla trasparenza e sui fatti. Tale impegno viene rappresentato con informazioni e dati di dettaglio nel Rapporto di Sostenibilità che Colacem redige annualmente su base volontaria dal 2007, in accordo con gli standard internazionali del GRI (Global Reporting Initiative). La Dichiarazione Ambientale di Prodotto (EPD), ottenuta secondo un processo accreditato e autorevole, rappresenta per Colacem un ulteriore passo avanti per la sostenibilità e per la trasparenza, grazie al quale gli Stakeholder possono verificare in modo chiaro e oggettivo le prestazioni ambientali dei prodotti.
Pensa che EPDItaly possa contribuire a diffondere la cultura della sostenibilità di prodotto?
Noi siamo convinti che il futuro sarà soltanto per le aziende sostenibili. EPDItaly sta contribuendo attivamente e in modo positivo a questo processo di evoluzione culturale che coinvolge tutti gli operatori del mercato. In passato le logiche sulla base delle quali venivano selezionati i prodotti erano legate a criteri sostanzialmente quantitativi e prestazionali. Stiamo vivendo una nuova realtà, in cui la scelta del prodotto viene fatta considerando sempre di più indicatori legati al tema della sostenibilità.
Quanto è importante, secondo lei, la presenza di prodotti sostenibili made in Italy all’interno di un Program Operator che fa del network internazionale uno dei suoi punti di forza?
L’Italia, nonostante tutto, è ancora oggi un punto di riferimento in diversi settori; innovazione, design, bellezza, qualità, originalità fanno oggettivamente parte del nostro Dna. Il nostro Paese non è sempre in prima linea nelle sfide che riguardano la salvaguardia dell’ambiente. Il nostro settore ha caratteristiche tali da poter partecipare positivamente alla soluzione di alcune problematiche importanti ,come, del resto, avviene già in larga parte dei paesi più attenti ai temi della sostenibilità. In tale senso anche il ruolo di EPDItaly può essere un grande incentivo.