Si è tenuto nella mattinata di martedì 12 marzo, a Milano il primo tavolo di condivisione tecnica di EPDItaly. All’incontro erano presenti le Università e le società di consulenza che lavorano con il mondo delle LCA e delle EPD.
Ad aprire i lavori l’intervento dell’ing. Lorenzo Orsenigo che ha raccontato le origini delle EPD e di EPDItaly, quest’ultimo nato dall’esigenza di avere un Program Operator italiano nell’ambito di un network europeo. A seguire il punto di vista dei presenti su quello che rappresenta oggi una Dichiarazione Ambientale di Prodotto. Tanti i punti di forza emersi, tra questi l’importanza della certificazione intesa come potente strumento di mercato che spinge le aziende ad avere un approccio più lungimirante nei confronti dello studio dei loro processi produttivi. È stata inoltre evidenziata l’importanza dei messaggi sani che derivano da questo tipo di certificazione; si può notare come da un analisi del ciclo vita di un prodotto possano derivare vantaggi per l’azienda che viene a sua volta portata a riflettere sia sui processi che sui prodotti, acquisendo cosi vantaggi sia in termini ambientali che economici.
Il tavolo tecnico ha sottolineato con piacere come il certificarsi non sia più uno strumento di mera competizione tra aziende, ma piuttosto uno straordinario mezzo per veicolare informazioni determinanti sul processo di produzione. La consapevolezza delle aziende è in continua crescita, come dimostra l’incremento del numero di coloro che scelgono la certificazione su base volontaria. La certificazione è pertanto oggi principalmente un discorso etico, lontano da logiche puramente economiche.
Tra i tanti desiderata emersi durante il tavolo c’è sicuramente l’introduzione all’interno degli ambienti universitari degli argomenti relativi a EPD e sostenibilità. In tale direzione va la scelta di fornire gli istituti di strumenti e software per sensibilizzare e comunicare l’importanza di questi temi. Sarebbe auspicabile, per concretizzare questo flusso di informazioni, avviare una stretta collaborazione tra università e imprese.
Dall’incontro è emerso, purtroppo, che la strada per divulgare la cultura della sostenibilità è ancora in salita.
L’ing. Orsenigo ha confermato il ruolo di EPDItaly come capofila in Europa sul tema dell’accreditamento, nel caso specifico con Accredia. “E’ una nuova frontiera che pone EPDItaly all’avanguardia nel panorama continentale – ha dichiarato – Questa giornata nasce per raccontare cosa sta facendo EPDItaly. Ci aspettiamo da voi dei suggerimenti, dei commenti, anche critiche, poiché la nostra mission è comprendere quello che il mercato richiede e per farlo chiediamo il vostro intervento. Voi siete infatti in contatto con le aziende e meglio di tutti conoscete le loro esigenze.”
L’ing. Orsenigo ha poi sottolineato quanto importante sia il tema della sostenibilità: “è un tema che ci sta a cuore e su cui stiamo lavorando da 15 anni” ha concluso.
A seguire le presentazioni dell’ing. M. Mari e dell’ing. U. Pannuti su temi riguardanti il mutuo riconoscimento, il calcolo del contenuto di riciclato nei prodotti certificati e una dettagliata spiegazione delle LCA tool e EPD tool, tema quest’ultimo che ha aperto il dibattito riguardo alle loro caratteristiche e funzionalità. Dal successivo coinvolgente confronto sono emersi alcuni spunti di possibile miglioramento del sistema EPD. Le tematiche emerse hanno confermato la bontà delle scelte di EPDItaly di seguire da vicino, se non di essere direttamente coinvolti, in tavoli di lavoro tecnici e normativi del settore, che stanno disciplinando le tematiche di rilievo del settore nel prossimo futuro, quali la misura dell’incertezza dello strumento del Life Cycle Assessment, o la strategica possibilità di interazione tra il mondo dell’EPD con il mondo BIM (Building Information Modeling).
Il tavolo di lavoro ha riscontrato grande interesse dalle parti chiamate in causa; particolarmente appezzata l’analisi in profondità dei temi affrontati. Pertanto, di comune accordo, le parti hanno richiesto un secondo incontro da svolgersi entro i prossimi sei mesi .