Si è tenuto il 27 settembre a Milano l’evento dal titolo “Epd: The industrial choice for products sustainability. Eco Platform meets the Italian stakeholders”, promosso da EPDItaly, il Program Operator Italiano all’interno del quale le aziende possono pubblicare le loro Dichiarazioni Ambientali di Prodotto. L’obiettivo dell’incontro è stato quello di rimarcare l’importanza della sostenibilità nel più generale contesto europeo e di fare il punto sulla situazione italiana. Il workshop ha visto la presenza di alcuni dei principali stakeholder italiani, come ad esempio il Ministero dell’Ambiente, Accredia, Green Building Council Italia e Confindustria. «Oggi – ha esordito in apertura dei lavori Lorenzo Orsenigo, Responsabile del ProgrammaEPDItaly – sono state presentate le esperienze portate avanti dai partecipanti, in linea con il quadro europeo ed è stato definito lo stato di avanzamento dei singoli progetti. Una importante occasione data ai vari esperti europei di EPD e di prodotti green per dialogare, scambiare idee e opinioni e individuare una strategia comune per riuscire a cogliere le nuove opportunità offerte dalla crescente economia circolare».
L’EPD è uno strumento utilizzato da più di un decennio per garantire la sostenibilità dei prodotti. Nel settore delle costruzioni sono stati effettuati molteplici investimenti dagli imprenditori per fornire al mercato prodotti a basso impatto ambientale a fronte di una crescente domanda sia nel settore pubblico che privato. Nel 2013 è stata fondata la piattaforma ECO Platform con il principale obiettivo di sostenere l’armonizzazione delle Epd europee, in modo che Epd relative allo stesso prodotto, convalidate sotto diversi Program Operator, possano essere tra loro confrontabili. .
EPDItaly, è il Program Operator italiano all’interno del quale le aziende possono pubblicare le loro EPD, ottenendo visibilità a livello nazionale e internazionale e comunicando al mercato, in modo chiaro e trasparente, gli impatti ambientali di un proprio prodotto o servizio. EPDItaly ha ottenuto il riconoscimento anche da Accredia, l’ente unico di accreditamento nazionale, il cui direttore della Divisione certificazioni ed ispezioni, Emanuele Riva, è intervenuto nel corso dell’incontro per ribadire l’importanza che anche in Italia ci sia un organismo indipendente accreditato che certifica la correttezza dei metodi utilizzati e la veridicità dei dati e che conduca il processo di verifica. «L’accreditamento fornisce l’affidabilità al mercato di competenza, indipendenza e imparzialità. Inoltre, l’accreditamento rafforza la reputazione e la competitività dei soggetti possessori della certificazione, con benefici tangibili per gli organismi pubblici, le imprese e i consumatori che si affidano a questo tipo di servizi».
Anche il Ministero dell’Ambiente si è mostrato entusiasta dell’iniziativa e dell’introduzione di un programma dedicato alle aziende italiane. Avere un database con prodotti certificati EPD è importante anche per le opere pubbliche ha affermato il responsabile GPP del Ministero Riccardo Rifici: «l’accreditamento è funzionale all’esigenza delle stazioni appaltanti di avere garanzie sulla competenza, indipendenza e imparzialità degli organismi di valutazione della conformità e, di conseguenza, sull’affidabilità dei certificati da essi rilasciati sia per i prodotti (inclusi i servizi) sia per le organizzazioni sia per la competenza specifica delle figure professionali».
Gli fa eco Giuliano Dall’O, presidente di GBC Italia che ha parlato degli schemi di certificazione degli edifici e di come si legano a quelle dei prodotti, mettendo in evidenza l’importanza di una certificazione di prodotto per ottenere una certificazione “green” dell’edificio. «Le aziende che realizzano prodotti ecologici considerano il mercato dell’edilizia verde un’opportunità per le vendite perché questo segmento di mercato non è destinato solo a crescere nei decenni a venire, ma è stato l’unico segmento di mercato a continuare a crescere nel settore delle costruzioni anche durante la recessione».
Al momento ECO Platform è il circuito di riferimento di tutti i programmi europei, comprendendo 16 Program Operators provenienti da 14 diversi paesi europei, 6 associazioni di categoria, 4 Bulding Council e 10 esperti LCA. Lo scopo fondamentale di ECO Platform è anche quello di diffondere l’utilizzo delle EPD in tutta Europa. È quanto sottolineato da Christian Donath, Managing Director ECO Platform AISBL. «Chiunque creda nell’approccio del ciclo di vita per valutare le prestazioni ambientali degli edifici, sa che sono necessarie le EPD per fornire i dati richiesti dai prodotti da costruzione per rendere possibile e realistica una valutazione a livello di edificio. La trasparenza è la parola chiave. Sfortunatamente, l’EPD è nata anni prima che venisse pubblicato uno standard comune, portando a una varietà di diversi programmi EPD con diversi contenuti e requisiti di qualità. Di conseguenza, i produttori si trovano oggi a dover gestire diverse soluzioni per una EPD e ciò diventa anche costoso per i produttori. Il nostro obiettivo è quindi quello di ampliare il più possibile questo mutuo riconoscimento per agevolare le aziende produttrici».
La EPD è stata istituita come un segno di qualità comune, riconosciuta da tutti gli operatori di programmi EPD all’interno della piattaforma ECO-Platform e in molte altre applicazioni, come i Green Building Rating Scheme LEED o BREEAM.
Nel corso dell’incontro Andrea Bianchi ha anche ricordato come l’industria italiana sia molto sensibile al tema della sostenibilità ambientale e possa già contare su un’esperienza consolidata, che guarda ormai da tempo al tema come un’opportunità e non come un vincolo alla crescita. «La sostenibilità ambientale – ha sottolineato – gioca un ruolo strategico non solo per migliorare le condizioni di vita della collettività ma anche per rendere più competitive le imprese, ad esempio attraverso il minor utilizzo delle materie prime, una maggiore efficienza nel processo produttivo, una minore generazione di rifiuti e una positiva percezione da parte del mercato e dei consumatori. Tuttavia per avere effetti positivi dalla sostenibilità ambientale non sono sufficienti i comportamenti delle imprese, ma è necessaria un’azione di sistema. Ed è qui che le certificazioni ambientali rappresentano un efficace strumento di politica industriale in grado di orientare i modelli di produzione e, quindi, di consumo verso la sostenibilità. A livello aziendale, invece, il possesso di una certificazione di sostenibilità di prodotto rappresenta senz’altro un valore aggiunto per l’apprezzamento dei consumatori».
È della stessa opinione anche Lorenzo Orsenigo, che è intervenuto a conclusione dell’evento per ribadire il concetto secondo cui la scelta ambientale e di sostenibilità paga: il Green Public Procurement (Gpp) a livello europeo e la sua declinazione in Italia attraverso i Criteri Ambientali Minimi (CAM) ne sono un esempio. «L’ esistenza del Program Operator EPDItaly è un ulteriore servizio offerto a tutto il sistema industriale italiano per ottenere la dichiarazione ambientale di prodotto senza rivolgersi a soggetti stranieri e, allo stesso tempo, promuovendo i propri prodotti sostenibili in un circuito internazionale. È una straordinaria opportunità per le aziende che scelgono percorsi di un certo tipo, certificati e validati. EPDItaly sostiene, attraverso la certificazione delle EPD, questi processi virtuosi e incentiva a valorizzare i prodotti sostenibili attraverso tutti i canali disponibili. Gli incontri come quello di oggi servono a garantire un network internazionale che opera in sinergia per dare visibilità agli operatori che decidono di puntare su sistemi e processi in ottica di sostenibilità e rispetto ambientale per migliorare la qualità di un sistema industriale sempre più attento e corretto».
Durante la giornata è stata presentata anche la nuova piattaforma web dedicata a EPDItaly. Uno spazio open source all’interno della quale le aziende possono pubblicare le loro EPD, ottenendo visibilità a livello nazionale e internazionale. Si tratta, prima di tutto, di un portale informativo sui vantaggi che derivano dalla certificazione EPD, cos’è, come funziona e cosa bisogna fare per ottenerla. «Nelle varie sezioni è possibile approfondire meglio anche i diversi passaggi dell’iter di validazione e capire quali documenti sono necessari alla validazione». Ha spiegato Ugo Pannuti, Responsabile Tecnico di EPDItaly. «È a disposizione degli utenti anche un database all’interno del quale sono presenti tutti i prodotti certificati e le relative PCR ad essi collegate e una sezione dedicata al Network, ovvero alla rete dei i principali Program Operator internazionali con cui EPDItaly ha stretto accordi di mutuo riconoscimento delle EPD, per permettere che esse siano ritenute valide negli altri Paesi senza ulteriori verifiche».
L’obiettivo è quello di costruire uno spazio virtuale a disposizione di chi vuole capire come funziona la certificazione e quali sono i prodotti disponibili già in possesso di EPD validata, oltre ad avere la possibilità di ottenere la documentazione in lingua italiana da poter scaricare e consultare, come ad esempio il regolamento e il tariffario.